La Sans Pareille

Mata-se o que mais se ama

Simonetta Vespuci, Cleópatra de Piero di Cosimo, vampirizada por Giulliano de Medicis.

Esce sbandita la Viltà d’ogni alma,
e, benché tarda sia, Pigrizia fugge;
a Libertate l’una e l’altra palma
legon gli Amori, e quella irata rugge.
Solo in disio di gloriosa palma
ogni cor giovenil s’accende e strugge;
e dentro al petto sorpriso dal sonno
li spirite’ d’amor posar non ponno.
giostra di Poliziano

Eternizada por Botticcelli

a vingança cruel no pesadelo do fantasma da amada

Nastagio degli Onesti, Sandro Botticelli, 1483

A fidelidade do eterno amante – A Morte de Procris; Piero di Cosimo, 1510

Pace, pace! La bella Simonetta
adorna del fugace emerocàllide
vagola senza scorta per le pallide
ripe cantando nova ballatetta.
Le colline s’incurvano leggiere
come le onde del vento nella sabbia
del mare e non fanno ombra, quasi d’aria.
L’Arno favella con la bianca ghiaia,
recando alle Nereidi tirrene
il vel che vi bagnò forse la Grazia,
forse il velo onde fascia
la Grazia questa terra di Toscana
escita della casalinga lana
che fu l’arte sua prima.
Pace, pace! Richiama la tua rima
nel cor tuo come l’ape nel tuo bugno.
Odi tenzon che in su l’estremo giugno
ha la cicala con la lodoletta!
Gabriele D’Annunzio, 1902

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